“Fable” di Adrienne Young – Review Party

Buondì TalesTellers! Approda oggi sul blog un nuovo Review Party di cui sono super entusiasta: il romanzo che vi voglio presentare è Fable, di Adrienne Young, edito Mondadori, tra le uscite più attese del 2023. Una storia che ha incantato milioni di lettori e che ha colpito e affondato anche me. Curiosi di scoprire il perché? Scorrete l’articolo per saperne di più! Intanto, qualche informazione tecnica:

Titolo: Fable
Autore: Adrienne Young
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Fantastica
Anno di pubblicazione: 2023
Pagine: 360 (formato pdf)
Serie: Fable #1 (primo volume di una trilogia)
Genere: Fantasy

Ringrazio Mondadori per la copia recensione fornita.

Trama “Fable”

Figlia del più potente trafficante dello Stretto, la giovane Fable ha conosciuto un solo luogo che possa chiamare “casa”: una nave ormai colata a picco. Quattro anni prima ha visto la madre annegare durante una terribile tempesta; il giorno seguente il padre l’ha abbandonata su un’isola covo di furfanti. Per sopravvivere Fable ha dovuto imparare a badare a se stessa, senza fidarsi di nessuno e contando solo su ciò che sua madre le ha insegnato. A tenerla viva è il desiderio di lasciare l’isola, ritrovare il padre e rivendicare il proprio posto al suo fianco.

Ad aiutarla nell’intento c’è West, un giovane mercante. Fable però si accorge presto che durante la sua permanenza sull’isola i nemici del padre e i rischi connessi alla sua attività si sono moltiplicati; e, come se non bastasse, West non è chi dice di essere. Ma la ragazza non ha scelta: se vuole rimanere viva, dovrà lottare insieme a lui contro pericoli ben peggiori degli uragani che flagellano lo Stretto.

Recensione “Fable” di Adrienne Young

Al mondo esistono due tipi di persone: chi ama i pirati e chi mente. Ovviamente la sottoscritta rientra nella prima categoria – ehi Jack, ti ricordi di me? – che però trova davvero raramente romanzi capaci di incantare raccontando di mari lontani e grandi capitani, di ciurme disastrate e città portuali dannate. Ebbene, “Fable” non deluderà per niente le aspettative di coloro che in questi universi narrativi amano perdersi. Ma andiamo con ordine.

Parto dai personaggi, a mio avviso la cosa migliore di questo romanzo (e di sicuro non l’unica). Tutti, dal primo all’ultimo, sono a loro modo memorabili. Dalla protagonista, Fable, che conquista sin dalla prima riga il lettore con il suo coraggio, la sua caparbietà, il suo buon cuore e la sua immensa tenacia, al temerario West che si conquista pagina dopo pagina il suo posto nel romanzo, senza mai scavalcare Fable e interpretando alla perfezione il ruolo di co-protagonista. Persino i randagi degli Angiporti ti restano nel cuore, anche se appaiono qua e là senza mai farsi conoscere, o Isolde, che conosciamo solo attraverso i ricordi della figlia, fino a Saint, anch’esso così umano, così sfaccettato, che non puoi proprio non affezionarti a lui. Nonostante tutto.

C’è poi la trama, altra cosa migliore di questo romanzo (non scherzo, sta tranquillamente a parimerito con i personaggi). Sì perché scorre che è un piacere, senza mai lasciarti annoiato, senza mai essere prevedibile, senza mai cedere di un passo nel suo ritmo incalzante e delicato, ricca di colpi di scena e ben distribuita lungo lo svilupparsi del capitoli, tanto che arrivi alla fine e ti chiedi come hai fatto a leggere 360 pagine trattenendo il fiato. E qui ci va un plauso anche ai capitoli: corti!, movimentati al punto giusto, ma soprattutto tutti necessari a modo loro nel racconto. Quante volte vi capita, leggendo un libro, di scorrere un capitolo e chiedervi a cosa può mai servire? Ecco, questo non succede neanche in una riga di Fable, per farvi capire quanto bene è scritto.

La penna di Adrienne Young è una vera delizia. Tecnica quanto serve – bisogna pur entrare a conoscenza di quello che è il mondo marittimo, con i suoi termini e i suoi strumenti, che arricchiscono e impreziosiscono la narrazione, perché inseriti al punto giusto e senza mai risultare pesanti o ridondanti, al contrario, funzionali come i personaggi allo svolgimento del racconto, che ne giova di autenticità pur essendo un fantasy. Emozionante quanto basta – parliamo di gente che non si perde in fronzoli ma va dritta al punto quanto deve, lasciando che a parlare siano i fatti, i gesti, perché i sentimenti meglio tenerli nascosti, danno troppo potere ai nemici, ci mettono a nudo e complicano le cose, e questo Fable, West, Willa, Saint, lo sanno tutti, lo sanno bene.

Una nota di merito anche alla traduzione di M. C. Scotto di Santillo, magistrale. Avevo iniziato infatti la lettura di questo romanzo mesi fa, abbandonandolo poi per la sensazione di star perdendo per strada gran parte della meraviglia data proprio dalle parti più tecniche del lavoro e del mondo di Fable, che la traduzione rende alla perfezione, trasformando il romanzo in un vero gioiello, su tutti i fronti.

Unica cosa che non ho apprezzato? Il finale. E non perché non sia bello, ma perché… Adrienne, come caspita si fa a terminare un libro così?!?!? Con un cliff-hanger che mi perseguiterà da qui all’uscita di Namesake, il secondo volume della duologia, lasciandomi nel baratro dell’incertezza a sperare che ci sia una spiegazione per tutto? Fortuna che in inglese la saga è terminata. Resistere alla tentazione sarà dura 🙂

Nel complesso, a cuor leggero, le cinque stelle più facili assegnate in questa quasi prima metà d’anno di letture. Non vi resta altro da fare, perciò, cari TalesTellers, che correre in libreria: Fable esce oggi, e non vedo l’ora di leggere le vostre impressioni su questo splendido volume!

Voto “Fable”

⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️/⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ (5 stelle su 5)

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