“Eterno come la notte” di Krisha Skies – Review Tour

Carə TalesTellers, quest’oggi sono felicissima di poter ospitare tra queste pagine il review tour di “Eterno come la notte”, dark fantasy romance di Krisha Skies che finisce di diritto nei libri più belli che abbia letto quest’anno. Ringrazio l’autrice per la copia recensione fornita e Susy de I miei magici mondi per avermi dato la possibilità di partecipare a questo evento, e senza indugiare oltre, vi presento questo primo volume di una duologia che promette non bene, benissimo!

Titolo: Eterno come la notte
Autore: Krisha Skies
Pubblicazione: Self
Anno di pubblicazione: novembre 2023
Pagine: 364 (formato pdf)
Genere: Dark Fantasy Romance
Link per acquisto: Amazon

Trama “Eterno come la notte”

Per il demone e la fanciulla quella notte sarebbe potuta durare in eterno.

La diciottenne Hajnalka, aristocratica erede della Marca di Fayan, ha solo due obiettivi nella vita: seguire alla lettera i dettami della religione del Dio della Luce e dare un erede al giovane sposo, quartogenito del Principe Protettore di Zaravija. Quando, durante le festività organizzate dal Principe per l’inizio della primavera, incontra gli occhi d’argento di Mihàly Rostslav, tutti i suoi buoni propositi rischiano, però, di crollare. Per lei Mihàly è il male, il demone che l’ha marchiata con un morso. Hajnalka lo detesta con tutta se stessa, e non riesce a perdonarsi di provare attrazione per quell’essere immortale che muta aspetto al sorgere e al calare del sole: di giorno è un giovane seducente dal volto d’angelo, di notte invece assume le sembianze di un uomo possente e sensuale dai lunghi capelli neri e dallo sguardo gelido.

Dal canto suo, anche Mihàly mal sopporta la vicinanza di Hajnalka. Dopo aver ceduto all’istinto e aver assaggiato il suo sangue, due anni prima, è caduto in disgrazia presso il suo stesso casato perdendo titoli e prestigio e adesso è costretto a rappacificarsi pubblicamente con lei per compiacere il fratello maggiore, Andràs Rostslav. Mihàly la detesta, disprezzandone l’intransigenza, ma nello stesso tempo desidera ferocemente farla sua, possederla. Non si aspetta, durante la permanenza nella dimora del Principe Protettore, di ritrovarsi legato proprio a lei mediante un’oscura e potente magia di sangue. E per di più mentre misteriosi demoni della sua stessa razza attaccano il castello, facendo strage degli abitanti.

Insieme ad Hajnalka e ai pochi sopravvissuti, Mihàly dovrà mettersi in salvo e cercare di dare un nome a nemici senza volto che sembrano nutrire un interesse particolare per la ragazza e per il suo sposo. Ma allearsi con l’oggetto dei suoi desideri non sarà facile, soprattutto quando l’attrazione rischierà di diventare insostenibile…

Recensione “Eterno come la notte” di Krisha Skies

Questo libro ha un unico difetto: finisce troppo in fretta. E lo dice una che non è troppo amante del Dark Fantasy. Eppure, Krisha Skies è riuscita a farmi restare incollata a questa storia dalla prima all’ultima pagina, facendomi terminare la lettura con un sonoro: “Voglio subito il sequel!”.

Sono rare le volte in cui capita di trovarsi di fronte a un romanzo capace di catturarti l’attenzione al punto tale da non voler far altro che leggerlo, in qualsiasi attimo di pausa dalla quotidianità, per l’insaziabile curiosità di voler, anzi, dover sapere cosa succede poi. In “Eterno come la notte” questo bisogno si fa quasi soffocante: a ogni nuova riga la mente chiede di più, e l’autrice è ben felice di saziare tale sete di conoscenza, tessendo una storia ammaliante tanto quanto i suoi protagonisti.

Provo ad andare in ordine e descrivere uno dopo l’altro tutti gli aspetti di questo romanzo che mi hanno conquistata. Vi avviso già, non sarà semplice: tutto, in “Eterno come la notte”, è lodevole, dallo stile di scrittura ai personaggi, dal worldbuilding alla trama… insomma, s’è capito che questo libro mi è piaciuto da morire?

Iniziamo dalla trama. La storia di Hajnalka e Mihàly si distingue per originalità: l’arco narrativo viene sviluppato in modo eccellente, rendendo la lettura scorrevole e animata. Ricca di colpi di scena, di momenti pieni di tensione alternati ad altri di riflessione, alternando con astuzia il lato fantasy a quello romantico, ogni azione raccontata delinea al meglio eventi e personaggi, in un crescendo di aspettative che mai vengono disattese dall’autrice.

Ci sono poi i personaggi: elaborati con una precisione chirurgica, ognuno di essi durante il racconto cresce in carattere e personalità. Compiendo le proprie scelte, giuste o sbagliate che siano, essi affermano la propria individualità e sono perfettamente credibili. Vediamo la dolce Hajna riappacificarsi con il proprio passato e uscire dalla sfida piena di consapevolezza, vincitrice. Mihàly destreggiarsi in una guerra intestina tra istinto, che non cela mai, e razionale umanità, che mostra solo ad Hajna, trasformando il rapporto con la ragazza da un odio sconsiderato a un amore timido e guardingo, ma forte quanto i suoi muscoli. Anna che abbraccia l’unico destino cui può sperare di andare incontro mettendo in gioco tutto per salvare la propria reputazione. Persino Petar da infante – pur avendo quattordici anni – si fa uomo, affrontando la peggiore delle perdite.

Che dire del worldbuilding? Magistrale il mondo creato dalla Skies: la lettura trasporta letteralmente in un altro universo, un po’ medievale, un po’ vicino alle tradizioni dell’Est, ma così credibile nelle sue molteplici sfumature che difficilmente si accetta non sia davvero reale o esistito. Ammetto che i primi due capitoli ho dovuto leggerli con la giusta attenzione, proprio per entrare nell’ottica dell’universo generato dall’autrice. Ma, una volta avuto accesso a questo mondo, non si riesce più ad uscirne, e scoprirne man mano le particolarità non fa che rendere ancora più incantata la lettura.

Infine, lo stile di scrittura. Io davvero, da scrittrice in erba, vorrei prendere lezioni da Krisha Skies e avere la capacità di descrivere le scene con la stessa limpidezza che contraddistingue la sua penna. Ammaliante non rende come vocabolo: con le parole l’autrice è capace di dipingerti di fronte un mondo, e riesce a farlo con una precisione invidiabile senza che però questo vada a disturbare la lettura. Anzi, al contrario, la rende ancor più interessante, perché bilancia armoniosamente il racconto con i dialoghi, mai banali ma pesati al punto giusto. Chapeau!

Insomma, se ancora non fosse chiaro, questo è un libro da leggere, anche per chi come me non è avvezzo al genere. Fidatevi di me: non ve ne pentirete!

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