Racconto “Will you be my wife?”

Racconto “Will you be my wife?”

Nota

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Creazione a cura di Tania, del blog My Crea Bookish Kingdon

Cari lettori, non avete idea di quanto mi renda felice essere qui, stasera, a pubblicare questo racconto. Quello di marzo è stato per la sottoscritta un vero mese da incubo sul fronte scrittura: ispirazione sparita, voglia non pervenuta, idee neanche a pregare Dio e tutti i Santi insieme. Lo dico: non credevo avrei pubblicato qualcosa. Sono felice di smentirmi.

Vista la difficoltà di cui sopra, però, alcune precisazioni sono doverose: il racconto che state per leggere risponde alle consegne sia della rubrica Storytelling Chronicles, ideata da Lady C. de La nicchia letteraria sia dell’appuntamento con #narratoridistorie, organizzato da Christine sul gruppo Facebook Ritrovo scrittori anonimi e (s)bloccati. Andiamo con ordine.

Per l’appuntamento di marzo con la rubrica di Lara, i nostri racconti avrebbero dovuto presentare tre elementi ben precisi: un/a bambino/a, un colore pastello e un fiore. Per la sfida di #narratoridistorie invece gli elementi da usare erano diversi: avendo ottenuto +5 al dado, sono capitata nella casella 10 “Che belle storie nella mia testa”, contraddistinta dal colore giallo, dalla caratteristica di ottimismo, con consegna la celebre frase di Dante “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, con imprevisto proprio l’inserimento di una stella cadente nel tutto. Insomma, ne avevo per tutti i gusti.

Il risultato di questi elementi e della mia scarsa ispirazione ha fatto sì che producessi non un classico racconto, e di questo chiedo scusa a tutte le altre partecipanti che invece hanno scritto storie vere e proprie, ma un qualcosa che non credo possa essere definito con un vocabolo specifico… NB, non è una song-fic: anche le parole della canzone sono scritte da me, per quel che vale. Vabbè, non mi dilungo più del necessario. Chiedendovi ancora scusa, sperando comunque vi possa piacere quanto leggerete, ecco “Will you be my wife?”. Buona lettura! (E fatemi sapere nei commenti se li avete trovati tutti, gli elementi!)

Will you be my wife?

«Lo scrisse Dante, no? “L’amor che move il sole e l’altre stelle”?»
«Se non mi ricordo male…»
«Non dovresti averlo studiato l’anno scorso a scuola? Ecco, creerò qualcosa del genere. Una canzone, una canzone che parli d’amore, e al momento del ritornello mi inginocchierò davanti a lei e le chiederò di sposarmi!»
«Smielato…» rabbrividisce il mio fratellino, dal basso dei suoi nove anni, accompagnando l’offesa con un’espressione schifata che lo rende – se possibile – ancora più buffo. «Romantico eh, ma troppo dolce per i miei gusti. Sicuro che le piacerà?»
«Non ho mai sperato così tanto in qualcosa in vita mia…» sospiro.
«Allora…»
Scuoto la testa, scacciando lontano brutti pensieri e paranoie. Riprendo in mano la matita e il block notes e mi sistemo meglio sul divano.

When I stare
At the light
In your eyes

I see paradise
I see paradise

When I hear
Your sweet voice
In my mind

I feel paradise
I feel paradise

Nora è l’amore della mia vita. Dall’istante in cui è entrata nel mio mondo, una deliziosa ballerina avvolta in un abito azzurro pastello che ancora mi si dipinge in mente solo ricordandone i volteggi, non ha fatto altro che farmi pensare “È lei, è lei la donna che voglio al mio fianco per il resto dei miei giorni.” Tra qualche ora, 43 per la precisione, sarà il nostro quinto anniversario: 1820 giorni insieme sembrano tanti, a trent’anni, eppure sommandoli mi paiono sempre troppo pochi.

La sveglierò a suon di baci e carezze. Le preparerò la sua colazione preferita – pancake con marmellata e cappuccino con una spolverata di cacao amaro – imbastendo un centrotavola con le più belle dalie di tutta Roma, gialle come il sole, a celebrare il nostro amore: un legame che ci unisce e mantiene liberi pur tenendoci insieme, un rapporto raro, dove siamo amanti, innamorati, migliori amici, persi l’uno dell’altra. Una storia come non ne ho mai vissute prima. Poi… poi mi inchinerò davanti a lei, chiedendola in sposa. “Sì, resterà incantata!” mi convinco, poi aggiungo qualche altro verso alla canzone.

It is love that moves the Sun and the other Stars
It is love that takes my breath apart
It is love that makes me feel complete
It is love
It is you
Is it real?

If it’s love that moves the Sun and the other Stars
Please be kind and do not break my heart
If it’s love that makes people feel complete
If it’s love,
than it’s you
for me.

Hey baby, let’s build our own paradise
Let’s live together until we die
Hey baby, let’s be just one for the rest of our lives,
Will you be my wife?
Will you be my wife?

Hey baby look, look at the sky
A star is falling, right in front of your eyes
Just make a wish now, take a minute, don’t be shy,
Will you be my wife?
Will you be my wife?

43 ore, 2 minuti e 27 secondi dopo, Nora ha detto sì.

Disclaimer & Copyright

Il contenuto pubblicato nel racconto qui sopra è protetto dalla normativa vigente in materia di tutela del diritto d’autore (Legge n. 633/1941): la riproduzione dello scritto, anche parziale, senza autorizzazione è vietata. La storia è un’opera di fantasia. Analogie con fatti, eventi, luoghi e persone, vive o scomparse, sono puramente casuali.

Per leggere altri racconti, vi basta cliccare qui! 🙂

21 commenti

  1. AngelTany

    Anch’io ho provato a scrivere qualcosa di breve ma sei tu ad avere il dono di farlo suscitando comunque bellissime sensazioni. Hai sfruttato bene tutti gli elementi che ti erano imposti e poi se c’è di mezzo Dante non posso che apprezzare ancora di più il tuo racconto.

  2. Anne Louise

    Ciao Stephi! Hai dimostrato che non è la lunghezza di un racconto a suscitare emozione, anzi, è saperlo fare in poche righe e con una scena in apparenza banale il vero pregio! E lo dico col magone in gola e gli occhi lucidi, ho percepito tanti brividi mentre leggevo coccolando la consapevolezza che ancora c’è speranza per emozionarsi con le piccole gioie quotidiane in mezzo a questo periodo storico assurdo. Il tuo è stato uno scorcio di normalità che mi ha ammaliato… e che dire della canzone? Secondo me hai un futuro 🥰 tema perfettamente rispettato! Ti auguro di ritrovare la tua ispirazione, ma ti lascio con la certezza che anche con questo raccontino hai donato qualche minuto di assoluta bellezza. Alla prossima 😍

    1. Stephi

      Tu vuoi farmi commuovere come Lara? Grazie infinite per queste tue parole, davvero, mi hanno riempito il cuore! (E ho fatto anche la rima ahaha) <3

  3. Ciao Stephi!
    Anche se il tuo racconto è breve e non ha modo di dare dei dettagli in più che lo avrebbero reso più profondo, riesci lo stesso a raccontare un’istantanea di tempo e lo fai comunque bene! Certo, non sempre si riesce a gestire tutto e l’ispirazione ne risente, ma qui secondo me funziona, anche con la chiusa sul sì.
    Federica

    1. Stephi

      Ciao Fede 🙂 Mi riempie il cuore leggere questo commento! Grazie davvero! È stato un piccolo parto, lo ammetto, e sono felice che a te sia piaciuto leggere questo insolito racconto 🙂

  4. Lady C.

    Quando mi avevi detto di avere difficoltà di ispirazione e di scrittura, ti ho capita al volo, Stephanie, perché sai benissimo che ho passato un simile periodaccio pure io, a inizio anno, e quindi non ho potuto fare a meno di immedesimarmi nel tuo stato d’animo un po’ fiacco (avrei voluto esserti più di aiuto, lo confesso, perché la stasi di cui sopra è orribile e induce a una tristezza quasi assoluta) 🙁 Nonostante questo, però, tu sei riuscita comunque a scrivere qualcosa e di ciò devi esserne sempre fiera, senza pensare troppo al resto <3

    Passiamo, ora, a cosa penso di "Will you be my wife?". Nel presente racconto (chiamiamolo come si conviene, signorinella: non ammetto altri sostantivi 😛 ), si capisce che sei leggermente sottotono perché è la prima volta che ti cimenti in un testo così breve e forse il risultato non era quello che ti aspettavi. Tuttavia, non ti devi abbattere perché essere stringati in una storia (di che stavamo parlando ieri sera? Non sei l'unica ad avere dei problemi in merito AHAH E magari il mio racconto di aprile che soffre della stessa malattia del tuo -lo sai ahah-, forse non piacerà per la medesima ragione 😉 ) è tanto arduo quanto produrre un pezzo che poi non risulti assai prolisso 😉
    Eppure, penso che, con qualche parolina in più magari, avresti ottenuto il solito trionfo mensile della tua creatività (ricordatelo: puoi tornarci di nuovo sopra, quando troverai da aggiungere il quid che adesso manca ^_^ Niente è indelebile 😉 ) in quanto, alla fine della fiera, c'è tutto quello che la tematica di marzo della rubrica S.C. richiedeva <3 Di certo, e dopo mi silenzio per tornare nel mio antro paludoso, lo giuro, un elemento encomiabile da sottolineare ventimila volte con un bell'evidenziatore giallo canarino è la canzone… Cioè… L'hai scritta tu!!! PARLIAMONE. <3

    1. Stephi

      Se volevi farmi commuovere… ci sei riuscita! Grazie infinitamente Lara, per tutto il supporto e per avermi sostenuta in questo periodo di difficoltà! E per aver apprezzato lo sforzo nonostante fosse sottotono rispetto al mio solito 🙂 Ho apprezzato ogni singola parola <3

    2. Silvia tra le righe

      Meraviglioso questo racconto. Breve ma decisamente intenso. Complimenti davvero. Romantico e poetico. Hai sviluppato in maniera decisamente originale il tema del mese. Complimenti. Silvia di Silvia tra le righe

  5. Liv

    Ciao. La tua storia è breve, non da molti indizi sui personaggi, lei viene solo nominata e basta, eppure mi è piaciuta tantissimo. Il modo in cui hai scritto la canzone, mettendo dentro i vari elementi, è stato perfetto. I miei complimenti perché non è facile scrivere una canzone e tu sei riuscita davvero a creare qualcosa di bellissimo e romantico.
    Complimenti ancora.

    1. Stephi

      Ciao Liv <3 Grazie davvero per il commento! Sono felice che nonostante i problemi di questo scritto (la brevità su tutti) sia comunque riuscita a lasciarti qualcosa :)

  6. Silvia Maria Bragalini

    Ciao Stephi!
    Ad essere sincera, questo tuo “non-racconto” non mi è affatto dispiaciuto!
    Anche la canzone (come la poesia) può essere una forma di scrittura creativa, ed inserire tutti quegli elementi (credo di averli trovati tutti) in così poche righe è comunque un esercizio di virtuosismo! Insomma, la tua storia, anche se breve, mi ha emozionato. Certo, direi che le situazioni che descrivi sono piuttosto “suggerite”, si lascia tanto all’immaginazione… potrebbe essere il “prologo” di una storia che poi svilupperai in un altro mese! Che dici, ti ho dato un’idea?
    Per la stanchezza mentale ti capisco: io, tra lavoro e situazione Covid, questa settimana ero davvero cotta. Dai, tornerà un po’ di freschezza, e con essa pure le idee!

    1. Stephi

      Ciao Silvia, la stanchezza mentale in questo periodo è veramente un peso insopportabile. La zona rossa mi ha strappato tutte le energie di dosso, e i risultati si vedono. Sono però contentissima di sapere che nonostante uno scritto completamente diverso dal mio solito ti sia riuscita comunque a raccontare qualcosa 🙂 E ti ringrazio di cuore anche per lo spunto, ci sta in effetti crearci qualcosa di più strutturato attorno!

  7. Nuage Rose

    Eccomi a recensire per la sfida!
    Devo dire che, personalmente, avrei “spinto” di più, nel senso che mi sembra che questo prompt ti abbia messo in difficoltà (mia impressione). Ovviamente è una storia breve comunque godibile, ma davvero breve… non si ha il tempo di affezionarsi ai personaggi e la trama è un po’ vaga diciamo. In ogni caso, un lavoro fatto molto bene.
    A presto,
    Nuage Rose

    1. Stephi

      Ciao Nuage Rose, l’impressione che hai avuto è corretta, il prompt mi ha messo abbastanza in difficoltà, unito alla mancanza d’ispirazione è stato deleterio 🙁 Mi rifarò col prossimo, o almeno spero 🙂 Grazie mille comunque per la lettura e il feedback!

    1. Stephi

      Ciao Giusy, grazie del feedback! Mi spiace non sia riuscita ad arrivare con questo scritto, spero di rifarmi nel prossimo 🙂 Grazie del tempo dedicato alla lettura!

  8. Susy

    Capitano momenti in cui l’ispirazione manca è normale e non devi preoccuparti. L’importante è provarci e come nel tuo caso sperimentare qualcosa di nuovo.
    Il tuo mini racconto è stato carino, rispecchia i sentimenti del protagonista al meglio anzi secondo me con poco sei riuscita a dare tanto. Tuttavia la brevità della storia mi ha lasciato un po’ perplessa anche se all’inizio sei stata chiara a specificare cosa ci saremmo trovati davanti e mi dispiace dover dire solo carino e nulla di più. Bene i versi della canzone ma se sono più delle parole della storia stessa non così tanto bene. Scusa se il mio feedback non è del tutto positivo ma non è nemmeno negativo diciamo che al prossimo appuntamento mi aspetto di più perché sei brava e l’ispirazione arriverà vedrai

    1. Stephi

      Ciao Susy! Mi spiace tantissimo non essere riuscita a creare di più per questo nostro incontro. È stato veramente difficile e penso si veda anche dallo scritto. Il tuo feedback è comunque uno spunto utile per migliorarmi e non scoraggiarmi nei momenti di difficoltà, quindi ti ringrazio e spero di recuperare nelle prossime sfide che ci attendono 🙂

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