Recensione serie tv “Bojack Horseman”

Recensione serie tv “Bojack Horseman”

Titolo originale: Bojack Horseman

Paese: Stati Uniti d’America

Anno: 2015-2020

Doppiatori: Will Arnett, Aaron Paul, Allison Brie, Amy Sedaris

Trama e eventi Bojack Horseman

Bojack Horseman
foto dal web

La serie tv “Bojac Horseman” racconta la vita dell’ex star di Hollywood Bojack Horseman. Si tratta di un cavallo protagonista della celebre serie televisiva “Horsin’ Around”, durante gli anni Novanta. In questo mondo popolato da esseri umani e animali antropomorfi, Bojack si ritrova solo. Ha forti problemi causati dall’alcol e dalle droghe che lo hanno devastato sia fisicamente che psicologicamente. Per tornare in auge dopo anni di inattività, egli decide di scrivere un libro. In questo lo aiuterà la ghostwriter Diane Nguyen, che lo riporterà (in parte) sulla cresta dell’onda. BoJack deve inoltre confrontarsi con altri svariati personaggi: Princess Carolyn, la sua agente, il suo strambo coinquilino Todd e Mr. Peanutbutter, attore sua “nemesi” e fidanzato di Diane.

All’apparenza questa serie potrebbe sembrare leggera e poco seria per molti, insomma una cavolata. Tuttavia con l’avanzare degli episodi vediamo una retrospettiva psicologica dei personaggi davvero emozionante. Il primo a cambiare è lo stesso Bojack, cresciuto con dei genitori sempre in crisi fra loro, che non l’hanno mai davvero amato.

Con il passare del tempo, proprio a causa dell’alcol, incomincerà ad entrare in una sfera autodistruttiva. Ovviamente porterà con sé tutte le persone che gli stanno ancora accanto. Bojack ha la capacità di allontanare tutti coloro che ha intorno. Vuole essere al centro delle attenzioni, ma allo stesso tempo sa di essere una persona orribile. Questa ambiguità lo porta a non fare nulla (o quasi) per cambiare, se non verso la fine della sesta stagione. La serie Bojack Horseman offre un ritratto duro e fin troppo realistico della depressione. Ci mostra che una persona, anche se ha tutto quello che chiunque potrebbe desiderare, rimane comunque infelice, perdendosi in un circolo vizioso senza fine.

Opinione personale

ATTENZIONE SPOILER! Il seguente paragrafo contiene un commento personale sulla serie e spoiler per chi non ha ancora visto o finito tutte le puntate.

A mio parere la serie doveva finire con il penultimo episodio, anche se ho apprezzato il vero finale, in cui Diane si è sposata, così come Princess Caroline con Giuda. Durante tutta la sesta stagione Bojack va in riabilitazione, smette di bere e di drogarsi, riesce ad essere un cavallo migliore. Dopo la morte di Sara Lynn che lui stesso ha causato, capisce che deve cambiare, di lasciarsi aiutare, ma gli scheletri del suo armadio emergono senza troppo disturbo, facendolo diventare la persona più odiata ad Hollywood. Ormai stanco da tutto ciò che gli stava capitando, nonostante si fosse fatto una nuova vita come insegnante universitario, ricade nella depressione e beve, beve fino a collassare nella piscina della sua vecchia casa, rischiando di morire lì, completamente solo.

Secondo me doveva morire, e non perché l’odiassi (anche se di cose orribili ne ha fatte, diciamocelo), ma perché egli nella sua mente, ormai corrosa dal veleno che egli stesso si è iniettato nel corpo, rivede tutte le persone della sua vita ormai decedute (tranne Zach Braff, che chissà perché si trova lì), che in qualche modo erano legati a lui; a cominciare dal fratello della madre, morto durante la Seconda Guerra Mondiale, la stessa Sara Lynn, il suo vecchio amico (e sceneggiatore della sua serie) Herb Kazzaz morto in un incidente stradale, e i suoi genitori. Dopo una strana cena tutti si ritrovano su di un palco, e man mano che si esibiscono, ogni personaggio svanisce, aprendo una semplice porta.

È stato toccante il discorso fra Bojack ed Herb, il quale allude che non deve avere paura, non ci sarà nessun dopo e che deve lasciarsi andare, annegando lì, in quella piscina. Bojack sa che sta per morire, e così segue il consiglio precedentemente dato, nonostante la paura, sa che non c’è più niente da fare per lui. Doveva finire in questo modo, mostrando la fragilità che si cela in ognuno di noi, perché possiamo commettere delle azioni orribili, e nonostante una persona può avere tutte le capacità per cambiare, aiutando le persone che un tempo ha ferito, non ci si può nascondere per sempre dal proprio passato, e ci sono due strade possibili da seguire: o si stringono i denti e si va avanti, oppure ci si lascia affogare.

Voto 5/5 stelle

Martuffa

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